long covid

Long Covid. Gli studi, hanno dimostrato che i problemi psicologici, come depressione, ansia, insonnia e disturbo da stress post-traumatico (PTSD), sono aumentati drasticamente dopo la pandemia di COVID-19.

Durante una ricerca condotta durante la pandemia, il 53,8% degli intervistati ha avuto un impatto psicologico moderato o grave:

  • il 16,5% dei partecipanti ha riportato manifestazioni depressive da moderate a gravi;
  • il 28,8% dei partecipanti presentava sintomi di ansia da moderati a gravi;
  •  il 24,5% dei partecipanti ha mostrato disagio psicologico.

Se questo non bastasse, lo studio della malattia Covid 19 e le nuove sintomatologie emergenti, avvalorate dalle testimonianze dei pazienti, mostrano che un numero crescente di persone che hanno contratto il Covid, non riesce a guarire del tutto dagli effetti del virus.

Anche dopo mesi dalla negatività, i sintomi sono ampi e variabili e possono includere affanno, stanchezza cronica, “nebbia cognitiva”, ansia e stress.

In particolare, gli studi più recenti sulla “nebbia cognitiva”, ovvero una conseguenza di carattere neurologico, ha interessato 1 persona su 20 che ha contratto il Covid, in particolar modo a chi ha subito l’ospedalizzazione, provocando qualche ripercussione sulle capacità mentali.

Infatti, da uno studio del centro Ravelli dell’Università di Milano, coordinato dalla ricercatrice Dott.ssa Roberta Ferrucci, sono stati pubblicati i risultati della ricerca sull’ European Journal of Neurology.

«La nebbia cognitiva è caratterizzata da cali di concentrazione, vuoti di memoria, affaticamento mentale e rallentamento delle funzioni cognitive. I pazienti denotano perdita di lucidità, smarrimento.
Il nostro studio ha dimostrato che, non solo sono presenti cinque mesi dopo la guarigione nel 60% dei pazienti, ma persistono anche nei dodici mesi successivi la guarigione nel 50% dei casi. Il 30% ha evidenziato disturbi di memoria e il 20% di attenzione».
Roberta FERRUCCI

long covid

Cosa caratterizza il Long Covid?

La maggior parte delle persone che hanno contratto il COVID guarisce entro poche settimane. Tuttavia, come per molte altre malattie e infezioni, il COVID può anche avere effetti a lungo termine.
Il termine ” Long Covid ” è stato utilizzato per descrivere i sintomi che continuano anche dopo che l’ infezione acuta è passata, negativizzando il paziente. I sintomi più comunemente riportati sono:

  • Difficoltà di respirazione o mancanza di respiro
  • Stanchezza o affaticamento
  • Sintomi che peggiorano dopo attività fisiche o mentali (noto anche come malessere post-sforzo)
  • Difficoltà di pensiero o concentrazione (indicata come “nebbia cognitiva”) 
  • Tosse
  • Dolore al petto o allo stomaco
  • Mal di testa
  • Palpitazione cardiache
  • Dolori articolari o muscolari
  • Sensazione di spilli e aghi
  • Problemi di sonno
  • Febbre e Vertigini 
  • Cambiamenti di umore
  • Cambiamento di odore o gusto
  • Cambiamenti nei cicli mestruali

La variabilità dei sintomi manifestati e percepiti è ampia. Alcuni pazienti possono lamentare uno o due di questi sintomi, mentre alcuni accusano molteplici sintomatologie.
Per alcuni, i sintomi possono sono lievi, mentre per altri risultano essere gravi e debilitanti, impedendo di svolgere le normali attività quotidiane.
Effetti a lungo termine, possono verificarsi in persone che hanno contratto la malattia in forma grave, ma sono stati segnalati anche in persone che presentavano sintomi lievi o addirittura assenti (asintomatici).

Ad oggi, non esiste un trattamento specifico o una guida per combattere gli effetti del Long Covid. Di conseguenza, i medici valutano ogni singolo caso, prescrivendo specifiche terapie per alleviare i sintomi presentati. Altresì il percorso terapeutico può comprendere oltre alla riabilitazione fisica, anche il supporto psicologico. 

ASPETTI PSICOLOGICI DELLE LIMITAZIONI LONG COVID

Alcuni sintomi post COVID risiedono nell’area della salute mentale. I più comuni di questi includono:

  • Disturbi del sonno
  • Ansia, cambiamenti dell’umore e  Depressione 
  • Problemi di concentrazione o di memoria (“nebbia cognitiva”)

Non ci sono evidenze scientifiche circa le cause di questi malesseri psicologici, ma è stato ipotizzato che potrebbero essere il risultato degli effetti specifici di COVID 19 sul cervello e sul sistema immunitario o su altri sistemi di organi.
Da non trascurare poi i l trauma vissuto, specie nell’ ospedalizzazione.
È noto che una lunga degenza, in particolare nelle unità di terapia intensiva, può portare a quella che viene chiamata sindrome da terapia post-intensiva, che spesso include grave debolezza, problemi cognitivi (inclusa scarsa concentrazione) e persino disturbo da stress post-traumatico.

COSA RENDE COSÌ DIFFICILE LA DIAGNOSI DEL LONG COVID?

La diagnosi della sindrome post Covid è complessa, in quanto i sintomi variano da individuo a individuo e cambiano con il passare del tempo o compaiono settimane o mesi dopo.
Anche le varianti del virus possono alterare le casistiche. Spesso per i medici è difficile collegare i sintomi alla malattia di questa pandemia.
Si parla di Long Covid quando i sintomi tipici, quali spossatezza, dolori articolari, respiro affannoso sotto sollecitazione, problemi di concentrazione durano per oltre 2 mesi.
È stato anche dimostrato che l’infiammazione sistemica a seguito della disregolazione immuno-infiammatoria a seguito dell’infezione da SARS-CoV-2 contribuisce ai sintomi psichiatrici e cognitivi nei pazienti.
L’ansia correlata ai sintomi persistenti, potrebbe significare che i sintomi psicologici emergono e aumentano durante e oltre lo stato acuto di infezione tra i pazienti da lungo tempo di Covid (Penninx , BWJH Sintomi psichiatrici e deterioramento cognitivo in “Long COVID”, 2021).

Bibliografia

- Roberta Ferrucci, Michelangelo Dini, Chiara Rosci, Antonella Capozza ed altri. One-year cognitive follow-up of COVID-19 hospitalized patients. 2022; European Journal of  Neurology.   
- Penninx, BWJH Sintomi psichiatrici e deterioramento cognitivo in “Long COVID”: la rilevanza dell’immunopsichiatria . Psichiatria mondiale 20 , 357 ( 2021 )
- Jinglong Z, Rong S, Juan Y. Ansia e depressione nei pazienti anziani durante l’epidemia di coronavirus 2019 e i suoi fattori di influenza. JClin Med Pract. 2020;04:246–50
- Cascella , M. & De Blasio , E. Manifestazioni neurologiche, psicologiche e cognitive del lungo-COVID . in Caratteristiche e gestione del neuro-covid acuto e cronico 137 – 158 ( Springer International Publishing , 2022 ). doi: 10.1007/978-3-030-86705-8_4
Se hai trovato l'articolo interessante, condividilo con i tuoi amici. Magari ad altri potrà essere utile e per me sarebbe fonte di orgoglio per il lavoro fin qui svolto!



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *