Bonus Psicologo 2023, le novità
Dal 2023, il Bonus Psicologo diventerà strutturale in quanto approvato in commissione di Bilancio alla Camera.
Le buone notizie sono che i beneficiari si vedranno aumentare l’importo da 600 a 1.500 euro, sempre secondo l’ISEE rilevato, i quali scaglioni rimangono invariati, come i previsti requisiti per il contributo.
Le brutte notizie, sono che le risorse stanziate per il 2023 ammontano a 5 milioni di euro e 8 milioni di euro a decorrere dal 2024.
Resta comunque molto amaro in bocca, dato che per l’anno 2022 sono stati stanziati 25 milioni di euro! E’ lecito quindi avere più di qualche dubbio, circa l’impatto reale dell’iniziativa sulla popolazione, dato che solo una minima parte dei richiedenti è riuscita ad ottenere l’agevolazione per via del numero elevato richieste presentate.
Infatti nel 2022 a fronte di 395.604 domande, ne sono bastate 41.657 (ovvero quelle accolte), per svuotare la cassa dei 25 Milioni previsti.
La maggior parte dei cittadini che si trovino in condizione di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica a causa della crisi socio-economico dovuta all'emergenza pandemica, saranno quindi costretti (chi potrà permetterselo) a metter mano al portafogli per avere una cura, che dovrebbe essere di base, del benessere psicologico.
Aggiornamento del 21/07/2022
Dopo mesi di attesa, finalmente gli utenti posso richiedere il Bonus Psicologo.
Infatti dal 25 Luglio fino al 24 Ottobre, si potrà richiedere il contributo tramite il portale dedicato dell’ INPS (vedi circolare 83 del 19/07/22). Di rilevante importanza, è il fatto che chi è interessato al bonus, deve fare presto la domanda.
Essendoci un tetto monetario, ovvero fino ad esaurimento, chi prima farà la domanda più avrà la possibilità di “accaparrarsi” l’incentivo. Le graduatorie saranno stilate, a termine del periodo di iscrizione, in base al reddito ISEE dal più basso a salire.
Autenticandosi nel portale INPS con SPID, CIE o CNS, il richiedente dovrà avere a portata di mano il proprio modello ISEE per attestare il proprio reddito.
Nel caso non si disponga dello stesso, essendo indispensabile ai fini del riconoscimento del contributo, l’utente può rivolgersi ai CAF di zona, che in genere offrono un servizio gratuito.
Ecco il Decreto completo.
GLI IMPORTI EROGABILI SI DIVIDONO IN 3 FASCE DI REDDITO
I beneficiari potranno quindi accedere al bonus di 600 euro senza oneri o anticipazioni, elargito sotto forma di Voucher, in base al reddito ISEE:
– 600 euro alle persone con ISEE fino a 15.000 euro;
– 400 euro alle persone con ISEE compreso tra 15.000 euro e 30.000 euro;
– 200 euro alle persone con ISEE superiore a 30.000 euro e non superiore a 50.000 euro.
In cosa consiste il Bonus psicologo?
Nel lungo periodo che ha caratterizzato la pandemia, gli Italiani hanno reagito in maniera vigorosa, ma col passare del tempo a causa delle restrizioni, delle incertezze e paure, molte persone hanno sviluppato stati d’ansia e depressione.
Con il Covid molte attività sono crollate e con loro anche i posti di lavoro con la conseguente perdita salariale.
Come Psicoterapeuta, ho potuto constatare come molti utenti colpiti direttamente o indirettamente da questo evento, non sono potuti ricorrere in tempi celeri alle cure primarie (Servizio Sanitario Nazionale) e al supporto degli Psicoterapeuti liberi professionisti a causa delle limitazioni economiche.
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, ha già denunciato in tempi non sospetti, gli effetti psicologici negativi dovuti alla pandemia (il cosiddetto LONG COVID), effetti che statistiche alla mano, ora, sono praticamente raddoppiati.
Grazie ad una petizione online, change.org ha raccolto più di 300 mila firme della cittadinanza, la quale ha supportato con forza l’iniziativa e l’esigenza di un sostegno economico al benessere psicologico, per coloro che al momento non possono permetterselo.
Infatti dopo una serrata battaglia, le forze politiche hanno preso coscienza della problematica: l’effetto tsunami del Covid, porterà ad incrementare il disagio psicologico, specie nei giovani.
I REQUISITI NECESSARI AI FINI DELLA DOMANDA
1) L’ordine cronologico di invio della richiesta: chi prima farà domanda, più possibilità avrà di aver riconosciuto il contributo….. Sarà quindi una gara a colpi click?
2) Per arrivare pronti all’apertura delle iscrizioni, sarà fondamentale aver già presentato una DSU ai fini ISEE. In caso di assenza, il richiedente sarà infatti informato della necessità di dover preventivamente procedere con l’invio dell’attestazione, e poi rifare domanda. Solo in caso di presenza di una DSU valida sarà infatti accolta la domanda trasmessa.
Riconosciuto il Bonus Psicologo, il richiedente avrà a disposizione 180 giorni per utilizzarlo, pena l’annullamento ed il rientro del contributo, con la ridistribuzione dello stesso ad altri utenti.
I beneficiari potranno scegliere solo Psicoterapeuti accreditati che hanno aderiranno all’iniziativa. Sarà lo stesso Istituto ad occuparsi del pagamento a favore dei professionisti che forniranno i servizi di Psicoterapia.
CONSIDERAZIONI SUL BONUS PSICOLOGO
Questo supporto economico è un’importante presa di coscienza da parte del Legislatore. Lo sforzo da parte dello Stato a mettere in campo questa iniziativa, è lodevole. Ben venga un progetto così significativo, anche se siamo ben distanti da un elaborato soddisfacente.
Va considerato, che questo contributo economico di 10 MLN di euro per una platea di utenti così ampia, è una goccia nel mare rispetto all’arco temporale di una terapia, specie ove siano presenti delle problematiche importanti.
Che la copertura del contributo sia minima, lo dimostra il fatto che la stima dei beneficiari che otterranno il bonus, sia poco più di 16.000.
LA COPERTA È SEMPRE PIÙ CORTA
Di fatto, come da consuetudine conclamata, questo Voucher viene proposto come un Bonus. Cosa significa? Significa “fino ad esaurimento scorte”.
Il Governo ha stanziato 10 milioni di euro dedicati al Bonus Psicologo. Una volta raggiunto il tetto previsto, verranno tirate le corde del borsellino, salvo (si spera) ulteriori proroghe.
Certo, questo risulta un valido incentivo e strumento per iniziare ad affrontare i problemi psicologici, ma molte persone che decideranno di intraprendere un percorso grazie a questo contributo, potranno economicamente portarlo a termine?
Molte Regioni Italiane, sensibili alle problematiche della salute psicologica, hanno già in autonomia investito risorse per venire incontro alla cittadinanza, in più svariati modi (sportelli di ascolto, numeri verdi etc.).
Si è discusso molto sulla figura dello Psicologo di Base, ovvero di un professionista che opera all’interno della rete del medico di base. Anche se l’emendamento con il “decreto Calabria” legittima la presenza dello Psicologo nelle cure primarie, di fatto questa realtà è ben distante dal essere rappresentata alla cittadinanza.
Allo stato attuale possiamo dire che vi sono in atto alcune sperimentazioni in alcune regioni.
Si auspica che in un futuro, non troppo lontano, il benessere psicologico sia da considerarsi una cura primaria e non un “lusso” che solo alcuni possano permettersi.